Riofreddo, Museo delle culture Villa Garibaldi

Il Museo ospita la Biblioteca e l’Archivio Comunale, possiede una ricca documentazione fotografica e audiovisiva. La Collezione museale è composta da diverse sezioni. All’ingresso c’è la sezione storica con tre plastici che ripropongono i tre monumenti architettonici principali del Comune di Riofreddo: Il Convento di San Giorgio, il Castello “Del Drago”, la villa di Ricciotti Garibaldi; la sezione archeologica si trova al piano inferiore, dove sono presenti fossili di Elephas Antiquus Italicus, manufatti appartenuti alla popolazione degli Equi e alcuni reperti di epoca romana imperiale; la sezione demoetnoantropologica è posta al piano superiore, al suo interno presenta manufatti legati alla tradizione contadina di uso quotidiano; in ultimo vi è la sezione garibaldina legata alla vita e le imprese di Ricciotti Garibaldi e di suo padre Giuseppe, infatti ancora oggi una parte della villa è adibita ad abitazione privata dei discendenti della Famiglia Garibaldi. Nel XVIII secolo gli archivi raccontano Riofreddo come un paese con un’economia principalmente agricolo-pastorale di sussistenza e pongono una certa rilevanza sulla sua posizione strategica tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. Questo faceva sì che la società di Riofreddo fosse particolarmente articolata rispetto ad altri paesi della Valle dell’Aniene dal punto di vista culturale e sociale; si arricchì di diversi mestieri tra i quali: artigiani, commercianti, carrettieri, notabili oltre che sarti, calzolai, barbieri, scalpellini, ebanisti, falegnami. Dai documenti storici sappiamo anche che nel paese si conviveva con diversi animali da lavoro come cavalli, asini, muli, buoi aratori, maiali e pecore, questa presenza di animali da lavoro presuppone l’esistenza di fabbri e maniscalchi che li ferravano e li curavano.In questa sezione del Museo di Riofreddo sono presenti e musealizzati diversi strumenti e prodotti di lavoro. Per quanto riguarda gli artigiani: bugiarda e martellina per muratore e scalpellino, un ferro da stiro e macchina per cucire legati al mestiere del sarto, baci- nella per fare la barba e rasoi del barbiere.Per il lavoro contadino e pastorale: l’aratro voltaorecchio, il vomere, il giogo, la catena per i buoi, il campanaccio, rastrello, zappa, falce, torchio da vino, botti, barili e cuppella (piccolo barile di 5 o 10 L per bere durante il lavoro), la forma per la ricotta e il formaggio.Sono presenti anche due modellini uno della locomobile e trebbiatrice ed un altro del carro birroccio, il primo è testimonianza nel territorio del progresso tecnologico rispetto alla trebbiatrice tradizionale che utilizzava gli animali, il modellino rappresenta il modello inglese dell’epoca mentre il secondo rappresenta la barrozza, un carro a due ruote e timone al quale si aggiogavano due buoi, serviva per trasportare soprattutto merce pesante o prodotti dell’edilizia e a Riofreddo veniva utilizzato soprattutto per il trasporto dei “villeggianti” dalla stazione ferroviaria al paese durante la lunga stagione turistica. All’interno di questa sezione nella cosiddetta “Torre Consanza”, al primo piano, vi è uno spazio dedicato ai riti religiosi del villaggio, il ciclo cerimoniale del paese è rappresentato attraverso diversi pannelli fotografici ognuno dei quali presenta una festa così da offrire al visitatore un calendario delle festività del paese. Le festività più  importanti sono sicuramente la festa del Santo patrono S. Giorgio, la festa di S. Antonio Abate, il Carnevale, la Sagra della Castagna, la Pastorella, la festa della SS. Trinità e la festa di S. Maria dei Fiorentini, celebrata nel giorno 24 aprile, di cui vi è anche un modellino relativo alla sua processione che avviene lungo la Via Valeria.

Indirizzo

Contatti

Telefono: (+39) 0774.929183‬
www.museodiriofreddo.art
rio.mudecu@gmail.com

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Credits

Testi: Paolo Rosati
Immagini: Archivio Museo delle culture Villa Garibaldi

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